mercoledì 23 aprile 2008

Cold showers and cold shocks

On the february issue of Sea Kayaker magazine I found an interesting article about cold shocks by Chris Brooks. These shocks seem to cause more fatalities that hypotermia. You can read the on-line article is on http://www.seakayakermag.com/2008/Feb08/cold-shock.htm but on the paper version there is something of more shocking: it is possible to acclimatize yourself to the cold water by taking daily cold showers for about three weeks to reduce the symptoms of cold shock for up about one year!
I've started this practice this morning at half past 5... Will I succeed to survive this treatment?
Sul numero di febbraio della rivista Sea Kayaker ho trovato un articolo interessante sullo shock da freddo scritto da Chris Brooks. Questi schock sembrano causare più fatalità dell'ipotermia. Potete leggere l'articolo on-line su http://www.seakayakermag.com/2008/Feb08/cold-shock.htm ma sulla versione cartacea c'è qualcosa di più schoccante: è possibile acclimatarsi all'acqua fredda facendo docce fredde giornalmente per circa tre settimane e ridurre i sintomi dello shock da freddo per circa un anno!
Ho iniziato questa pratica questa mattina alle 5:30... Sopravviverò a questo trattamento?

lunedì 21 aprile 2008

Alcantara River










Today I've done few km of the Alcantara river with my friend Pascal. The river is easy and never more than a 3rd degree but it is more than enough for me that want just to play with current, ripples, eddies and standing waves. Looking at the pictures my face is really dramatic jet over a 50 cm step but the dangers are ever presents also in such a river, like a tree across a narrow passage at the corner of a strange dam in which Pascal has lost his paddle... Than there was a steep passage between rocks and with a hole at the end: here after looking for the best way to go I walked down with the kayak over my shoulder... I concluded that the sea is not so dangerous, even when it is furious. Do you agree??









Oggi ho fatto alcuni km del fiume Alcantara con il mio amico Pascal. Il fiume è facile e mai più di un terzo grado ma è più che sufficiente per me che voglio semplicemente giocare con la corrente, le increspature, i mulinelli e le onde stazionarie.
Guardando le foto la mia faccia è veramente drammatica già su un gradino di 50 cm ma i pericoli sono sempre presenti anche in questo tipo di fiume, come un albero attraverso uno stretto passaggio all'angolo di una strana diga nel quale Pascal ha perso la pagaia... Poi c'era un passaggio ripido tra le rocce e con un buco alla fine: qui, dopo aver cercato il modo migliore per passare ho preferito scendere a piedi con il kayak in spalla... Ho concluso che il mare non è mai così pericoloso, anche quando è furioso. Siete daccordo??

Training body and mind (Allenamento)


Two weeks ago Mauro and Tatiana with other friends had paddled the waters of Como's Lake from north to south and vice-versa for a total distance of 40 km! Only thanks to the continuous chatting and the several watching of Gray Kites that were circling above our heads we were able to win the boring flat water reigning over the lake in that days. No wind or waves to give some salt to a 6 hours paddling... So much calm to be monotonous, except for to be captured by the beauty of the rounding landscape, with the summit of the mountain still white capped, the stone bell towers over the old lake's villages and the cypresses around the richest houses... The Lario is pheraphs the most beautiful lake of Italy!
When we coasted the beautiful Balbianello House there was still a thiny sun ray but a grey sky and some drop of rain have reminded us that in Scotland we will found very variable weather and we will face clouds over the landscapes... But if there are so many pictures with green scottish hills and turqouise seas or the silver colored cliffs washed from the sun, there should be some beautiful day also there or not?
The training was useful to understand that long distances leave us not much tired (in body and mind) and also if Tatiana will not have the company to chatting for hours and hours she will survive with the joy of discovering something of new behind each promontory... The hope is to fight the effort thanks to the travel and thousand of surprises that are waiting us.


Due settimane fa Mauro e Tatiana ed altri amici si sono "dilettati" a percorrere il Lago di Como in lungo ed in largo... anzi, sono in lungo, da sud a nord e viceversa... per una percorrenza media giornaliera di 40 chilometri! Se non fosse stato per le chiacchiere fitte fitte e per i continui avvistamenti di nibbi grigi che volteggiavano eleganti sulle nostre teste, non avremmo potuto vincere così facilmente la noia indotta dalla calma piatta che regnava quei giorni sul lago: nè una bava di vento nè una piccola onda a movimentare una pagaiata di 6 ore... tanto tranquilla da risultare quasi monotona... salvo poi essere rapiti dalla bellezza del paesaggio circostante, le cime delle montagne ancora innevate, i campanili di pietra a vegliare sui vecchi borghi in riva al lago, le cime dei cipressi ben curati che svettano sulle ville più ricche... il Lario è forse il più bel lago d'Italia!
Quando abbiamo costeggiato la splendida Villa Balbianello splendeva ancora un timido raggio di sole ma poi il cielo grigio e qualche goccia di pioggia ci han fatto ricordare che in Scozia troveremo "tempo variabile" e dovremo fare spesso i conti con nuvole passeggere che il vento sospinge ad oscurare il panorama... però visto che tante foto ritraggono le verdi colline scozzesi o le azzurre coste scozzesi o le argentee scogliere scozzesi inondate dal sole, ci dovrà pur essere un qualche giorno di bel tempo pure da quelle parti, no?
L'allenamento è servito per capire che le lunghe percorrenze non ci affaticano troppo (nel fisico e nella mente) e anche se Tatiana non avrà compagnia con cui chiacchierare per ore ed ore si rifarà con la gioia della scoperta e la curiosità di vedere cosa si nasconde dietro ogni promontorio... la speranza è quella di vincere la fatica proprio grazie al viaggio e alle mille sorprese che ci riserverà...

domenica 20 aprile 2008

The wind (Il vento)

I saw you toss the kites on high
And blow the birds about the sky;
And all around I heard you pass,
Like ladies' skirts across the grass -
O wind, a-blowing all day long,
O wind, that sings so loud a song!

I saw the different things you did,
But always you yourself you hid.
I felt you push, I heard you call,
I could not see yourself at all -
O wind, a-blowing all day long,
O wind, that sings so loud a song!

O you that are so strong and cold,
O blower, are you young or old?
Are you a beast of field and tree,
Or just a stronger child than me?
O wind, a-blowing all day long,
O wind, that sings so loud a song!










Ti ho visto lanciare in alto gli aquiloni
e spingere gli uccelli con moto impetuoso
e ovunque posi il mio orecchio, risuoni
come fruscio di gonne su prato erboso.
O vento che soffi da sempre sul mondo,
o vento simile a un canto dal profondo!

Ho visto sempre quello che facevi,
ma tu, tu eri invisibile ai miei occhi.
Ti ho sentito spingere, ti ho sentito chiamare
ma tu, vento, non ti facevi trovare.
O vento che soffi da sempre sul mondo,
o vento simile a un canto dal profondo!

Tu che sei così freddo e potente
sei giovane o vecchio, nel tuo soffio irruente?
Sei una bestia acquattata in un arbusto
o un bimbo come em, ma più robusto?
O vento che soffi da sempre sul mondo,
o vento simile a un canto dal profondo!

R.L Stevenson

sabato 19 aprile 2008

Tutto è kayak

L'altra sera mia mamma mi ha invitata al concerto per piano solo di Giovanni Allevi, un timidissimo musicista filosofo che sembra più un sognatore disadattato che un artista affermato... e che naturalmente mi ha subito inspirato una gran simpatia!
Ho comperato il suo libro e l'ho letto d'un fiato... parla di musica, di tasti, di dita che corrono fluide sul pianoforte ma io ho letto anche di kayak, di pagaia, di braccia che si muovono decise sull'acqua... ormai riconduco tutto al kayak e qualcuno, di certo mai madre, penserà che sono malata, ma forse ha un po' influito il mio passato musicale!
Giovanni Allevi scrive: "L'acqua, calma e limpida, riesce nella sua quiete a raggiungere i più remoti e bui interstizi. Con indifferenza sovrumana conquista qualunque spazio, totalmente, senza alcun gesto violento, senza intenzione, così, semplicemente; tutto può sommergere e coinvolgere nel suo naturale silenzio. E ciò che da lei è conquistato, per nulla soffre del suo limpido abbraccio, anzi, quasi si conserva nel cristallino nitore: guadagna in trasparenza e leggerezza. LA CALMA ACQUA FATTA DI UMILI GOCCIOLINE RIPOSA IN OCEANICHE GRANDEZZE. Noi dobbiamo trasformare le nostre mani, avambracci e dita, in acqua.
Per far ciò, è necessario prima di ogni cosa immedesimarsi nella sua caratteristica peculiare: la passiva e calma indifferenza. Così le dita non servono più, perdono la funzionalità e il senso di appartenenza: non sono più mie, ma della leggerezza che mi circonda. Questo è un atteggiamento fisico e prima ancora mentale: lasciar fare, lasciar essere, lasciar danzare, fare silenzio e ascoltare. Se vuoi proprio ascoltare qualcosa, c'è il tuo respiro, che da anni ingloba in te fluido elastico... Noi sottovalutiamo la potenza della passività; e ci ostiniamo a opporre la nostra energia a quella dell'intero universo. Invece, se impariamo a fare silenzio, saremo in grado di cogliere l'eterna danza che ci circonda".
Bello, no?

giovedì 17 aprile 2008

Siamo la coppia più bella del mondo

Mentre Francesco si diletta nella lettura appassionante di carte nautiche, tabelle di marea e guide turistiche, come si conviene ad un vero "team-leader" avvezzo alle attività intellettuali, noi due facciamo lavori più umili... Tatiana e Mauro, indossata una tuta blu da operaio, legati i capelli ed inforcati gli occhiali, una sera della scorsa settimana si sono dedicati alla sistemazione dei kayak.

Abbiamo personalizzato i nuovi 526 con qualche piccolo ritocco: la mastra del pozzetto montata da un altro modello per accelerare i tempi era da limare perchè il paraspruzzi calzava un po' troppo stretto; poi abbiamo carteggiato i gavoni per far scivolare più facilmente le sacche stagne.
Per l'occasione, avevo anche comperato una bella coppia di guanti da cucina, gialli come si addice ai lavori di kayak, ma poi non sono serviti... penso di tenerli nel pozzetto durante il viaggio, sicura che torneranno utili per pescare e slamare i pesci.

Ora mancano solo gli adesivi di tutti gli sponsor sul ponte e qualche altro "piccolo lavoretto" per sistemare i pannelli solari e poi finalmente i nuovi kayak 526 saranno pronti per il varo!

mercoledì 16 aprile 2008

Solo paddling, poor pictures

With a rough sea and a wind around 20 knots blowing at a large angle towards the beach, I managed to launch trough the breakers just once using a low brace when a big wave crushed under my kayak. The paddling over the rough and sandy water was fine except for the way back against the wind that tooks 20 minutes more than to go (36 min. to go, 56 min. to come back). The paddled coast, from Bruca to Sampieri, is mainly rocky so I sailed a quarter of a mile from the cliffs, to avoid the annoing reflected waves.
During the landing I followed some huge breakers but one of them catched me from the back and the only thing to do was going into the wave in a high bracing position and hold fast. The wave passed and I paddled crazy to the beach, running over some minor surf.
Despite the fact I was alone, the 526 gived me a great safe sensation and the only regreat was that nobody was there taking pictures!

Con il mare mosso e un vento intorno ai 20 nodi che soffiava verso la spiaggia con un ampio angolo, sono riuscito a partire attraverso i frangenti usando appena una volta l’appoggio basso quando una grossa onda si è infranta sotto il mio kayak. La pagaiata sull’acqua mossa e sabbiosa è stata piacevole eccetto che per il ritorno controvento che mi ha fatto impiegare 20 minuti in più rispetto all’andata (36’ per andare, 56’ per rientrare). La costa percorsa, da Bruca a Sampieri, è prevalentemente rocciosa così ho navigato a un quarto di miglio dalle scogliere per evitare la fastidiosa onda di ritorno.
Durante lo sbarco ho seguito alcune onde enormi ma una di queste mi ha preso alle spalle e l’unica cosa da fare è stata buttarsi dentro l’onda nella posizione dell’appoggio alto e tenere duro. L’onda è passata e io ho pagaiato pazzamente verso la spiaggia, correndo sopra alcuni frangenti più piccoli.
Nonostante il fatto che fossi solo il 526 mi ha dato una grande sensazione di sicurezza e l’unico rammarico è stato che non c’era nessuno a fare fotografie!

martedì 15 aprile 2008

Books, wind, bike and milk (Libri, vento, bici e latte)

This morning I was occupied on moving books from the Barbara’s grandfather house to home. It has been a good exercise because the books were packed into big plastic baskets that I had to carry into the car from the second floor of a without-elevator-house and then from the car to the corridor of our home.
After lunch, when I arrived at the Bruca’s beach the sea was roaring for a gale force wind and with my friend Vincenzo decided for a hot coffee instead a cold wash into the waves. So I biked back along the coastal gravel road and at home Paola was waiting for her daddy to drink her milk...

Questa mattina ero occupato nel trasloco di libri dalla casa del nonno di Barbara a casa nostra. È stato un buon esercizio perchè i libri erano stipati in cassette di plastica che ho dovuto caricare nella macchina dal secondo piano di una casa-senza-ascensore e poi dalla macchina fino al corridoio di casa nostra.
Dopo pranzo, quando sono arrivato alla spiaggia di Bruca il mare ruggiva per la burrasca e con il mio amico Vincenzo abbiamo deciso per un caffè caldo invece di un freddo bagno nelle onde. Così sono ritornato indietro con la bici lungo la strada sterrata che corre sulla costa ed a casa Paola stava aspettando il suo papà per bere il suo latte...

domenica 13 aprile 2008

Sottocosta Excursion

Today the meeting for members of Sottocosta Association was at Punta Secca and our plan was to paddle eastward for about 18 km to reach the Bruca’s beach and the base of Maremotu Kayak School. At the start we were 19 but soon two of the group decided to come back after a unwanted capsize.
The very nice company was eventually reduced at the half of the participants after the lunch break, when the wind kicked up to force 5 or 6, violently pushing the group of paddlers towards the destination.
In all this, I used for the first time the 526 kayak builded for the expedition. More comfortable than the first edition for a new, lower seat and a new cockpit coaming. Very light weathercocking (the kayak was almost empty), great stability, speed and a lot of confidence when into the surf zone.

Oggi l’appuntamento per i soci dell’Associazione Sottocosta era a Punta Secca e il nostro piano era pagaiare per circa 18 km e raggiungere la spiaggia di Bruca e la base della Scuola Kayak Maremotu. Alla partenza eravamo 19 ma presto due del gruppo hanno deciso di rientrare dopo un involontario capovolgimento.
La simpatica compagnia è stata ulteriormente ridotta alla metà dopo la pausa per il pranzo, quando il vento è aumentato fino a forza 5 o 6, spingendo violentemente il gruppo dei pagaiatori verso la destinazione.
In tutto questo, io ho usato per la prima volta il kayak 526 costruito per la spedizione. Più confortevole della prima edizione per un nuovo e più basso sedile e una nuova mastra del pozzetto. Davvero leggera la tendenza ad orzare (il kayak era quasi vuoto), grande stabilità, velocità e molta confidenza quando ci si trova in mezzo ai frangenti.

sabato 12 aprile 2008

Mummy-daddy (Mammo)

In these days I look with binoculars for more time to training and planning. That holy woman of my wife Barbara is a teacher and almost all the mornings she works at school, so I have to stay most of daylight time with our daughter Paola, playing with her, preparing food and milk, changing diapers and singing lullaby. In the afternoon, after some jobs I have to do, little time to training for the incoming expedition is remaining. At the end of the day, if I’m still able to stay upright I use the first hours of the night planning over the beautiful 1:50.000 scale maps arrived from the United Kingdom, pilot books and tidal strems atlas. Then very often Paola woke us around half past 5 in the morning, crying for some milk... For sure during the expedition I’ll miss her a lot but I’ll sleep much more!
Now here in Sicily the weather is light windy and wet, with no rain but a lot of humidity for the warm air coming from south-east. The clear sky, cold air and strong wind of the winter, very similar to summer Scotland weather, is gone. Somebody told me that this year there will be a very short summer, with more rain and wind. Should we cross our fingers???

In questi giorni cerco con il binocolo il tempo per allenarmi e pianificare. Quella santa donna di mia moglie Barbara è un’insegnante e quasi tutte le mattine lavora a scuola, così a me tocca stare la maggior parte del tempo diurno con nostra figlia Paola, giocando, preparando pappe e latte, cambiando pannolini e cantando ninna-nanna. Nel pomeriggio, dopo alcuni lavori ceh ho da fare, rimane poco tempo da dedicare all’allenamento per l’imminente spedizione. Alla fine del giorno, se sono ancora in grado di stare su, utilizzo le prime ore della notte per pianificare sulle belle carte in scala 1:50.000 arrivate dal Regno Unito, sui portolani e sugli atlanti dei flussi di marea. Poi molto spesso Paola ci sveglia intorno alle 5 e mezza del mattino, piangendo per un po’ di latte... Sicuramente lei mi mancherà tanto durante la spedizione ma dormirò molto di più!
Adesso qui in Sicilia il clima è leggermente ventoso e umido, senza pioggia ma con molta umidità per l’aria calda che arriva da sud-est. È ormai andato il cielo terso, l’aria fredda e il forte vento dell’inverno, molto simile al clima estivo della Scozia. Qualcuno mi ha detto che quest’anno ci sarà un’estate molto breve, con più pioggia e vento. Dobbiamo incrociare le dita???

giovedì 3 aprile 2008

Training and planning away from Birthday

Tidal stream atlas, topographic maps, Pilot charts and kayaking guides are in these days my favourite lectures. I have to get confidence with the tidal planning to avoid to paddle against the very fast tidal streams that runs around scottish coasts.
Also the training is very important and I'm planning after running, paddling and gym some whitewater kayaking into the Alcantara River and some sea kayak exits into the Messina Strait, where we have the strongest currents of the Mediterranean sea.
Of course everything is stopped during the first birthday of my daughter Paola!

In questi giorni le mie letture favorite sono gli atlanti dei flussi di marea, le mappe topografiche, le carte nautiche e le guide di kayak da mare. Devo prendere confidenza con la pianificazione delle maree per evitare di dover pagaiare contro i velocissimi flussi di marea che scorrono intorno alle coste scozzesi.
Anche l'allenamento è molto importante e, oltre alla corsa, le pagaiate e la palestra sto pianificando uscite in acqua bianca sul Fiume Alcantara e qualche uscita in kayak da mare nello Stretto di Messina, dove abbiamo le più forti correnti del Mediterraneo.
Ovviamente tutto si ferma per il primo compleanno di mia figlia Paola!

mercoledì 2 aprile 2008

Wild winds, rough conditions and tidal streams

Reading guides and books about Scotland we are learning that some places, like Cape Wrath and Pentland Firth, could be dangerous. The window’s glasses of the lighthouse of Duncansby Head are at 105 meters above sea level and are continuosly crashed by stones thrown by the waves. Here strong winds create waves up to 8 meters high... Pentland Firth, the strait between Atlantic Ocean and the North Sea shows one of the most rough conditions in the world!
Regarding this strait Fiona Whitehead (http://www.rockpoolkayaks.com/fiona/index.htm) in her circumnavigation of Britain and Ireland (2004) writes this notes: “Approaching Duncansby Head stopped in the water to check the GPS. GPS showing 9 knots, started paddling again and it went up to 12 knots! Some tidal stream!“
WOW!

Leggendo alcune guide e libri che parlano della Scozia stiamo apprendendo che alcuni luoghi, come Capo Wrath e il Pentland Firth, potrebbero essere pericolosi. I vetri delle finestre del faro di Duncansby Head, poste a 105 metri sul livello del mare, sono continuamente sfondati dai sassi scagliati dalle onde. Qui i forti venti creano onde fino a 8 metri di altezza... Il Pentland Firth, lo stretto tra l’Oceano Atlantico e il Mare del Nord, è uno dei luoghi al mondo in cui il mare è più agitato!
Riguardo a questo stretto Fiona Whitehead (
http://www.rockpoolkayaks.com/fiona/index.htm) nella sua circumnavigazione della Britannia e dell’Irlanda (2004) scrive queste note: “Avvicinandomi a Duncasby Head mi sono fermata in acqua per controllare il GPS. Mentre il GPS segnava 9 nodi, ho iniziato a pagaiare e la velocità è salita a 12 nodi! Qualche flusso di marea!”
WOW!

martedì 1 aprile 2008

Dolphin friends, good omens (Delfini amici, buoni auspici)

Message from Tatiana:
"Sunday 30 March Mauro and Tatiana finally tested the new kayak 526 SKD at sea, on the Ligurian coast of the National Park of Cinque Terre, between Deiva Marina and Riva Trigoso... In a beautiful spring' sunny day with flat water and a light wind, the trip became unforgettable for the sighting of two dolphins swimming a few hundreds meters from the coast: contrasting emotions, the dorsal black fin is initially scaring but the slow and sinuous movements are exciting!
Paddling silently is possible to move closer to these fascinating animals in their natural environment... The sea kayaking is a clean way to discover the world. The Scotland's coasts and the grey seals are waiting for us!

Messaggio di Tatiana:
"Domenica 30 marzo Mauro e Tatiana sono finalmente riusciti a provare i nuovi kayak 526 SKD in mare, sulla costiera ligure del Parco Nazionale delle Cinque Terre, tra Deiva Marina e Riva Trigoso... In una splendida giornata di sole primaverile, acqua piatta e bava di vento, l'escursione è diventata indimenticabile per l'avvistamento di due delfini che nuotavano a poche centinai di metri dalla costa: emozioni contrastanti, la pinna nera del dorso spaventa ma i movimenti lenti e sinuosi entusiasmano!!!
Pagaiando silenziosi si possono avvicinare animali affascinanti nel loro ambiente naturale... Il kayak da mare è un modo pulito di scoprire il mondo. Le coste scozzesi e le foche grigie ci aspettanooooooo"